sabato 19 marzo 2011

COSTRUIRE CON IL COSTRUITO / CICLO DI LEZIONI A CURA DI CARMEN ANDRIANI


DUE ARCHITETTURE :

MUSEO A COLONIA DI PETER ZUMTHOR / MORGAN LIBRARY DI RENZO PIANO


Abstract Lezione 1

La lezione introduce alla interpretazione di alcune opere recenti che hanno affrontato il tema del costruire in relazione a manufatti preesistenti.

E’ la prima di una serie di comunicazioni mirate ad architetture ed architetti che hanno affrontato questo tema in modo didatticamente significativo.

Ciò che sarà messo in rilievo sarà infatti la coerenza dell’approccio metodologico e linguistico e le soluzioni di dettaglio, al di là dello specifico esito formale. Sarà anche un esercizio utile di lettura ed interpretazione di un’opera di architettura in relazione al suo contesto ed alle logiche intrinseche di costruzione della forma.

Siza, Souto de Moura, Moneo, Venezia, Piano, Zumthor, Navarro Baldeweg, sono solo alcuni degli architetti che saranno presi in esame per opere specifiche.

La prima lezione tratta di due architetture rispettivamente di Peter Zumthor e di Renzo Piano, scelte in quanto opposte sia per le condizioni di partenza del contesto, sia per le risposte progettuali che realizzano.

Si tratta del Museo di Colonia di Peter Zumthor edificato al di sopra di una tripla stratificazione del luogo (rovine archeologiche, resti della chiesa tardogotica di santa Kolomba , cappella di G.Bohm ‘la Madonna delle Macerie’ del 1940 ), e della Morgan Library di Renzo Piano, complesso architettonico passante fra i tre padiglioni neorinascimentali della Biblioteca Morgan sulla Madison Avenue di New York.

Il Museo di Zumthor edifica un volume stereometrico, articolato nel suo perimetro, sostanzialmente chiuso , inclusivo di tutte le preesistenze del lotto fin nei frammenti gotici della chiesa incastonati nella superficie in mattoni del nuovo edificio.

La Morgan Library invece si infiltra fra i tre padiglioni novecenteschi delimitando con una struttura diafana e trasparente lo spazio intercluso.

In Zumthor prevale un senso di continuità , anche materica , fra antico e nuovo, al punto da non prevedere stacchi fra i materiali diversi della storia . L’impianto chiuso inoltre nega il rapporto con la città.

In Renzo Piano viceversa la struttura architettonica è passante, trasparente , leggera. Lascia intravvedere lo skyline alto di NY che fluisce all’interno di uno spazio concepito come grande vuoto, spazio pubblico e luogo di connessione. Lo stacco di tutte le partiture architettoniche segna la differenza fra preesistente e nuovo, senza essere discontinuo. La continuità è in questo caso affidata alle misure ed alla proporzione degli spazi e dei loro volumi.

Altro motivo di differenza è il rapporto con la luce, in entrambe le opere concepita come materiale di progetto. Scrive Zumthor : “Pensare l’edificio come fosse una massa d’ombra e solo in un secondo tempo, come in un processo di scavo, posizionare la luce, far filtrare la luce nell’oscurità”

Nell’architettura di Renzo Piano invece , ed in particolare nella Morgan Library, la luce si identifica con lo spazio e le esili strutture bianche dell’involucro filtrano la luce esterna diffondendola all’interno del grande foyer di ingresso: l’effetto di smaterializzazione delle superfici , la presenza di essenze arboree sia all’interno del grande spazio che nel giardino esterno, stabiliscono con il contesto e con i suoi elementi naturali un rapporto armonico di stampo illuminista.

Quanto all’articolazione delle piante , in entrambe le opere si ha, nell’ambito del perimetro generale, un alternarsi di pieni e di vuoti, di volumi sospesi e volumi interrati. E’ il caso della Morgan Library che colloca ai piani sottostanti il volume dei manoscritti antichi, l’auditorium, gli impianti tecnici e di climatizzazione. Uno scavo consistente che consente di liberare il piano terra distribuendo su due piani , su di una superficie esigua (circa 2500mq)

le funzioni previste.

Nel caso del Museo di Colonia , costruire in continuità con l’antico, significa anche ‘non tematizzare le fratture’ ma risolverle in un rapporto spaziale di fluida continuità. Dalla grande corte dello scavo archeologico che sovrappone resti tardo romani a quelli della basilica romanica, e che si percorre dall’alto di una passerella lignea passante per tutta la sua larghezza, ai grandi ambienti espositivi , alla corte più piccola ove alla stratificazione dei materiali architettonici si aggiunge la scultura di Richard Serra, lo spazio racchiuso all’interno del perimetro murario generale , articola e mescola in modo sapiente pieni e vuoti , mette in scena i materiali della storia senza rinunciare alla identificazione del progetto attuale.

La fluidità dei percorsi interni , la loro capacità di connettere parti diverse, ed anche la capacità degli architetti di articolare , all’interno del perimetro del lotto, un microcosmo di relazioni e di parti, sempre accompagnato in entrambi da una sapiente cura del dettaglio: questi elementi possono essere considerati comuni sia al Museo di Colonia che alla Morgan Library.

(carmen andriani)


Riferimenti bibliografici ed iconografici MINIMI

Casabella 749 (Morgan Library)

Casabella 760 ( Museo di Colonia)

Peter Zumthor ATMOSFERE – Ambienti architettonici . Le cose che ci circondano Ed ELECTA collana Architettie architetture /22

Tratto dal libro di

Peter Zumthor ATMOSFERE

Si elencano alcuni dei punti che Zumthor ritiene significativi

nell’arte del progettare.

-presenza materiale dell’architettura : consonanza dei materiali;

-il suono dello spazio-il suono di materiali;

-temperatura dello spazio, non già in senso ‘climatico’ quanto nel senso etimologico del ‘temperare’ come ricerca della giusta accordatura.

-architettura come arte dello spazio, nell’opera di zumthor è arte di ‘vagare liberamente ‘ nello spazio (terme di Vals, museo di Colonia)

-il rapporto interno/esterno, gradualità di questo passaggio regolato dall’elemento ‘facciata’ o involucro concepiti come diaframma regolatore.

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se ne consiglia la lettura.

1 commento:

  1. il materiale è sul sito
    http://sites.google.com/site/territorioinmovimento/goriano-sicoli

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